i14 Soft skill labs

ETICA E VIRTU’

Un viaggio interiore alla scoperta della forza e della bellezza di essere umani.

E di vero e proprio viaggio si è trattato. Quello guidato a i14 – Soft Skill Labs da Tania Petriccione, Coach Umanista e Orientatore, che ha affrontato un tema nobile, difficile e “scomodo” allo stesso tempo, riuscendo a coinvolgere i partecipanti in un percorso di consapevolezza alla scoperta di se stessi.

L’etica è stata definita come “l’arte del vivere”, ma nessuno può insegnarci come vivere meglio. Sappiamo solo che tutti noi vogliamo essere felici, ma non sempre siamo portati a ricercare volontariamente la felicità, il senso della vita, le risposte alle grandi domande.

Abbiamo quindi compreso come la felicità possa essere da un lato effimera, come quella relativa alla ricerca del solo piacere, definita edonistica; ma può essere anche più profonda, interiore, legata all’essenza di ognuno di noi: felicità eudaimonica, appunto.

Attraverso un esercizio individuale abbiamo scoperto le nostre zone di luce e quelle di ombra e capito che per fiorire e “dare luce a noi stessi” dobbiamo concentrarci inevitabilmente sulle prime, sulle nostre qualità o virtù che meglio ci rappresentano. Ed è proprio con il valorizzarle che anche le nostre ombre cominciano lentamente a scomparire.

Poi, attraverso un secondo work out, divisi in gruppi abbiamo accarezzato le emozioni positive che nascono dal richiamare una nostra storia personale di successo, bagaglio ideale con cui poter affrontare il futuro, avvicinandoci il più possibile al senso della frase di Nietzche, ripresa da Umberto Galimberti, “Diventa ciò che sei”.

L’invito di Tania Petriccione è quello di cominciare a creare bellezza, dentro e fuori di noi e impegnarci a manifestare nel mondo ciò che di più profondo veramente siamo e ciò che possiamo diventare.

 E lo possiamo fare soltanto scoprendo e vivendo la nostra vocazione, intesa come la nostra personale risposta a una “chiamata”, il nostro personalissimo “perché”, il nostro contribuire a qualcosa più grande di noi.

In sintesi, qual è il senso di questo viaggio, che poi è il senso del nostro viaggio su questo mondo?

Allenarci a vivere una vita “buona”, diventando sempre più “competenti” nel soddisfare il nostro bisogno spirituale di autorealizzarci e contribuire, come ricordato attraverso le incisive parole di Giovanni Paolo II: “Non lasciatevi vivere, ma prendete nelle mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro”.  

Davide Dabbicco