Leadership. Sviluppare empatia per coltivare saggezza.

Questa crisi ha aumentato l’incertezza e l’instabilità del business e ora abbiamo bisogno di un radicale spostamento della nostra attenzione dall’enfasi – quasi eccessiva – sull’analisi obiettiva ed economica a un approccio più ‘umanizzante’ basato su empatia e altruismo.

Intraprendere azioni umanizzanti

Più che mai, dobbiamo intraprendere azioni ‘umanizzanti’ anziché fare analisi ‘meccaniche’. Ho sempre avuto la convinzione che la gestione, ma anche la strategia, riguardasse in definitiva uno stile di vita.

Umanizzare le nostre azioni in pratica significa trasformare la strategia in una forma dinamica di narrativa. Proprio come raccontare una grande storia che motiva e spinge le persone all’azione. “Iniziamo tutti ad agire per ricostruire un mondo migliore”.

Per coltivare la saggezza, i leader devono entrare in empatia con gli altri.
Devono avere la capacità di percepire e comprendere gli altri non solo a un livello superficiale, intellettuale ma a un livello profondo, emotivo e persino spirituale. L’empatia pone le basi affinché chiunque sappia qualcosa sugli altri e sul mondo in cui operano. Coinvolge tutti e cinque i sensi di tutto il corpo umano, non solo del cervello.

Un cuore compassionevole

Per entrare in empatia a un livello profondo, i leader devono sviluppare un’acuta sensibilità e coltivare loro stessi un cuore compassionevole che può catturare i sentimenti degli altri. Quando i leader sentono o vivono il sentimento degli altri come se lo provassero loro stessi, i leader possono creare un senso di ‘noi’ con gli altri, che diventa la base dell’innovazione e di una straordinaria forza organizzativa.

Una saggia leadership non dovrebbe essere presa in considerazione solo per i dirigenti o coloro che ricoprono posizioni di leadership formali. Deve essere sviluppata da chiunque e distribuita all’interno e all’esterno dell’organizzazione.

Agile flessibile e resiliente

Quando tutti i membri dell’organizzazione, dai dirigenti ai project manager, ai dipendenti in prima linea, possono prendere le decisioni giuste da soli e agire prontamente, l’organizzazione diventa agile, flessibile e resiliente.