L’importante è fallire – Perché abbracciare gli errori in azienda

SCOPRIRE LE OPPORTUNITÀ’ CHE SI NASCONDONO IN UN FALLIMENTO.

Metti insieme una dozzina di imprenditori e manager che non si conoscono tra loro e portali a riflettere e condividere i propri insuccessi e fallimenti.

Ma soprattutto mettili a definire il loro ROF (Return of Failure), dove il Failure prende il posto di Investiment (ROI).

Questo in sintesi ciò che è accaduto martedì 12 giugno 2018 nella sala riunioni di Neetra srl a Modugno (Ba), durante un incontro dal titolo provocatorio come “L’importante è fallire”.

In un mondo dove tutti mostrano solo il proprio lato vincente e tendono a gonfiare i propri successi, indossando troppe volte una maschera professionale che non corrisponde al vero sé, un incontro che esalta il valore dell’errore come momento di crescita e di apprendimento è senz’altro una iniziativa fuori dal comune.

Il gruppo è stato guidato da Davide Dabbicco, positive change trainer Duc in Altum (vedi anche https://www.ducinaltum.it/sbalzi-dumorismo-pensiero-divertente-ed-energia-positiva-per-le-organizzazioni/ ) che, dopo aver introdotto il tema e spiegato con esempi concreti che sbagliare ha un grande valore, ha accompagnato i presenti verso un vero e proprio “bilancio del fallimento” dei propri progetti non andati a buon fine: da una parte l’analisi dei costi dei propri errori in termini economici, di tempo dedicato e di reputazione; dall’altra l’analisi dei “ricavi” in termini di nuove consapevolezze raggiunte e nuovi insegnamenti appresi.

L’errore dunque non va evitato come la peste bensì accolto a braccia aperte: lungi dall’essere importante in quanto tale, diviene utile e significativo quando è motivo di crescita e di apprendimento personale e collettivo. Siamo dunque d’accordo con il saggio detto popolare “sbagliando si impara”, ricordandoci anche il profondo pensiero di Tagore “Se chiudete la porta a tutti gli errori, anche la verità ne rimarrà fuori”.