"Fino a quando vivremo con la persuasione che gli altri debbano vivere sempre nella nostra orbita, fino a quando non ci decideremo a servire senza apparire, il rapporto con i nostri collaboratori, con i nostri colleghi, con i nostri amici, con i nostri familiari, sarà sempre fonte di continui dispiaceri e di malumore: tanta superbia e nessuna leadership." 

La leadership fondata sull’umiltà, negli Stati Uniti è definita “servant leadership“. In Italia non esiste ancora un termine analogo e purtroppo non sono tanti i leader che basano il loro modo di essere ed operare sull’umiltà piuttosto che sull’autoritarismo, abolendo prepotenza e arroganza.

Il mondo aziendale occidentale soffre una grave povertà di nuove classi dirigenti perché è tremendamente manchevole della cultura dell’umiltà, cancellata continuamente da prassi e ideologie ispirate all’anti-umiltà, dove l’umile è considerato soltanto un "perdente".

Qualsiasi corso sulla leadership dovrebbe iniziare con una lezione sull’umiltà. Una lezione che manca ovunque anche nelle università.

Mancano docenti coraggiosi.  Infatti, se l’umiltà fosse presente nei corsi di studio delle Business School, e di conseguenza gli studenti incominciassero a lodare l’umiltà e, le conseguenti virtù quali, la mitezza e la generosità, l’attuale intera cultura della leadership con le sue aride tecniche verrebbe completamente ribaltata.

Con questo workshop, Roberto Lorusso, farà sperimentare il “saper stare con se stessi”. Cosa molto simile a ciò che ha insegnato San Benedetto e cioè, saper “abitare con se stessi” che è molto di più, nonchè diverso,  del saper stare da soli.

Il workshop, per l’esclusività e la modalità degli argomenti trattati, prevede un numero limitato di partecipanti. Diversamente non sarebbe garantità la qualità dell'azione formativa.