Work Life Balance.

ARMONIZZAZIONE O CONCILIAZIONE ?

Avrai notato che per parlare di Work Life Balance viene sempre usato il termine “conciliazione”. E’ il termine più diffuso e nell’uso comune rende velocemente l’idea. 

Ma è opportuno che io ti dica come la penso in merito: io preferisco il termine “Armonizzazione” al posto di “Conciliazione”.

Per spiegarti il perché desidero primariamente ricordare a me e a te due cose:

-La prima è che il lavoro non è solo quello retribuito, anche se noi, quando parliamo di lavoro, pensiamo subito a quello che ci permette di incassare danaro.

La seconda, è che la famiglia non è solo il luogo degli affetti. Perché in famiglia come ben sai si fanno cose che sono un vero e proprio duro lavoro. E che gli affetti si vivono anche nei luoghi dove si esercita il lavoro retribuito.
Meglio ancora chiarire che la famiglia “prima ancora di essere soggetto di consumo, è soggetto di produzione”.

A tal proposito, cosi si esprime l’economista Stefano Zamagni: “v’è una abbondante evidenza empirica che indica come la famiglia sia il massimo generatore di capitale umano, capitale sociale, capitale relazionale”.

I “soliti” esperti hanno inventato il “work life balance” che potrebbe rivelarsi l’ennesimo errore del voler utilizzare inglesismi a tutti i costi. Ma cosa significa il termine “balance”? o Bilanciamento o conciliazione tra vita di lavoro e vita di famiglia?

Ciò significa che, tra questi due ambiti della nostra vita (azienda e famiglia), esiste un conflitto e devo porci riparo, devo riconciliare, devo fare un po’ ed un po’: devo bilanciare.

I nostri esperti in questo modo vogliono farci negare che in famiglia esistono autentetiche forme di lavoro? Secondo te quello di educare i figli è un lavoro o un passatempo?

E’ la prima domanda che mi viene in mente. Ho fatto la domanda sbagliata?

Tu sai che oggi noi genitori, per pensare al lavoro retribuito abbiamo abbandonato le persone più importanti della nostra vita nelle mani di TV e Social Media che oggi “educano” per noi?

Conosci la differenza tra il lavoro in ufficio e il lavoro fatto in famiglia? Il primo contribuisce alla crescita del PIL, il secondo, non transitando dal mercato, non fa crescere il PIL. Questo è un grande problema per un quasiaisi Presidente del Consiglio dei Ministri e di tanti altri “ignoranti praticanti”. Mi permetto di chiamarli così perché le cose le sanno ma preferiscono far finta di non saperle.

Per concludere: non esistono conflitti, non vi è nulla da conciliare ma tanto da armonizzare.

Bisogna dare valore a qualsiasi forma di lavoro per realizzare il benessere delle persone, delle famiglie, delle comunità, degli stati.

Roberto Lorusso

Ceo & Founder Duc In Altum srl